| Difficile sponda, alle palpebre riottose,
offre un bigliardo, instabile, questa notte di luglio,
la luna regala le sue rotondità alle stelle.
La mente va alla rissosa scogliera di Denver.
Il suono di un violino tzigano
taglia le onde sinuose di Cornovaglia,
si staglia su nel cielo lontano
e riempie un'arida e afosa sera d'estate.
Sentimenti conviventi e conniventi s'inseguono;
nani giganti, percorrono, sorridenti, la mia infanzia.
Dolori presenti, cogenti, profondi
richiamo reale che scaccia tetre fantasie. |