| La vita è come un film amatoriale,
cassetta, soprascritta, talora per mancanza di soldi;
talora con espressa volontà di cancellare il passato.
Il montaggio, affidato ad un regista
imprevedibile, maldestro e geniale
ha voluto mettere in risalto la luce nei tuoi giorni
ha saputo nascondere le ombre dei tuoi sensi
ha potuto correggere scelte sfocate e confuse
ha dovuto tagliare tratti impresentabili.
Nonostante dejà-vu improvvisi, inespressi e ineletti,
sfreccino, saltando, su inestricabili sinapsi.
Se pure, improbabile traduzione dell'apparire,
come dell'essere, e viceversa.
In attesa dell'epilogo,
testamento di bugie reali,
e di realtà gratuite, e di verità non vere,
m'atterrisce il rallentamento dei frames,
non già per colpa della tecnologia, ormai vetusta,
ma per fatti ripetitivi carenti di vigoria intrinseca.
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